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Il sorriso di Harpo

by Pierpaolo Scuro

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1.
. Davanti a quest'alba la mia testa è sul cuscino chiudo gli occhi e canto canzoni per me ma non ho un foglio o una penna per segnare parole che forse domani dimenticherò e allora le ricercherò tra le foto che hanno preso polvere, lacrime e passione e forse troverò quelle frasi custodite o che volano nell'aria senza destinazione E poi a volte penso che sono fuori moda io che amo, odio, rido o piango senza il bisogno che (qualcuno) mi veda e mi fa paura chi fugga da una vita senza un preavviso o una cartolina e allora penso a qualcosa che mi faccia sorridere E penso a te o al sorriso di Harpo ad un bacio della sera E penso a te o al sorriso di Harpo e a quello che ho ancora E penso a te o al sorriso di Harpo alla fortuna che ci lega E penso a te
2.
Nascondino 03:43
. Se non ti vedo penso che sei andata via e gioco a nascondino cercando un po’ di me E ti prendo sul serio, ma in fondo non potrei scherzare con te che mi reggi in piedi ormai Altrimenti cado e ho paura, sai, di incontrare quel bambino che non mi parla più ma sparla di me, sulle mie paure che son degne di un pazzo che non si fida neanche di sé Se non ti vedo penso che son rimasto solo e mi offro un caffè con due di zucchero e un bignè e mi parlo del presente, dell’amore e del domani di come dormo la notte, di cosa sogno e di te E nemmeno io so cosa dire di me se son l’uomo che speravo o se sono l’uomo che è in equilibrio sul presente o è caduto ormai e allora lascio tutto e esco da casa e vengo da te Esco da casa e vengo da te (Esco la macchina dal garage apro il cancello col telecomando Per arrivare son 10 minuti 7 chilometri andata e ritorno Via Ancona allegata è peggio di Venezia Non parcheggiare davanti al portone Schiaccia il terzo per poi salire e il sindaco è meglio non salutare) .
3.
. Ogni silenzio mi fa capire chi sono da dove proviene la mia anormalità tento di vivere oppure nascondermi? Mentre dipingo i muri della memoria è di nuovo mattina e mi racconto una storia che parla di te, un 24 dicembre ti sento ancora mia e non è poi così importante sapere di essere alla fine di una storia ti porto un caffè o vuoi cadere insieme a me? A me, che sono il pasto scaduto a me, che sono il regalo non voluto a me, che sono il cane randagio a me, che sono un sogno disperato Mentre dipingo i muri della memoria è di nuovo mattina e mi racconto una storia che parla di te, un 24 dicembre ti sento ancora mia e non è poi così importante sapere di essere alla fine di una storia ti canto una canzone o vuoi dormire senza me? .
4.
Che ora è 03:20
. Che ora è, non chiederlo a me perché lo sai per me il tempo non ha più senso E dimmelo chi è colui che guarderà lì sopra insieme a te se per questo hai un motivo rispondimi, rispondimi Che ora è, non chiederlo a me ora stai zitta e fammi respirare a fondo La vedi anche tu La stessa aria che ci passava tra le mani Vorrei proprio capire cosa cambierà tra oggi a domani .
5.
Marilyn 02:55
. Prima o poi scriverò un libro su di te parlerò di ogni errore e poi ti confessero un amore che non esiste che non c’entra con te La mia seconda figlia mi parla di un ragazzo che gioca col suo corpo e piange su di me Non so che cosa dirle, in fondo anch’io a malapena mi ricordo di te Prima o poi scriverò un libro di te parlerò di quando eri sola a contare le cazzate di una vita a non contare quella più amata Ed io un anno fa non ricordai perché mi parlavano di un letto, di un figlio con te mia moglie non sa niente ed è giusto così sei l’ultimo dei miei enigmi e il libro finisce qui .
6.
Dormiveglia 04:48
. La notte quando tento di dormire mi piace immaginare che sei ancora lì distesa su un parquet appena comprato a guardare le nuvole che si confondono nel fumo mi dici “ti ricordi quella foto un po’ anni ’30 e il tuo viso gioioso?” forse l’ho persa, l’ho venduta, non ricordo di averla mai avuta E quando sulle scale, con la pioggia che d’estate non c’entra mai niente ti chiesi se in fondo fossi stata bene qualcuno mi disse che non c’eri mai stata E quando sulle scale, con la pioggia che d’estate non c’entra mai niente ti chiesi se in fondo fossi stata bene... Ora non ci sono più frontiere alla violenza sconvolgi la carne e aggredisci il sonno impara le modalità dell’autocontrollo accumula tutto quello che hai prelevato nel tempo rinnega l’amore, la famiglia, il perdono non chiedere mai scusa se hai ucciso qualcuno forse ricordo male o forse troppo poco è stato un tentativo questo tempo perduto? E quando sulle scale, con la pioggia che d’estate non c’entra mai niente ti chiesi se in fondo fossi stata bene qualcuno mi disse che non c’eri mai stata E quando sulle scale, con la pioggia che d’estate non c’entra mai niente ti chiesi se in fondo fossi stata bene qualcuno mi disse che io ti avevo uccisa .
7.
Come ieri 05:36
. Vai via, lasciami solo nessun regalo, nessun pensiero come ieri, anche oggi Cambia colore ai ricordi riflettimi dentro le tue bugie incantevole assassino, uccidimi incantevole assassino, ucciditi Ora che non ho bisogno più di niente Ora che la fantasia uccide la realtà Di te che mi implori e poi lenta cadi Come ieri Vai via e non ti scordare il tuo bagaglio e ciò che rimane delle tue mille parole senza profumo delle tue mille parole che ho dimenticato Ora che non ho bisogno più di niente Ora che la fantasia uccide la realtà Di te che mi implori e poi lenta cadi Giù .
8.
. Dorme la mia città che vive d'innocenza, ingenuità dorme la mia città col suo mare profondo che intona il suo canto dorme la mia città che vuole un futuro come il remoto passato dorme la mia città che vuole a Natale una sorpresa e ci spera ancora Dormi che stanotte ti amo Dorme la mia città con i colpi di pistola al supermercato dorme la mia città polvere rossa nell'aria e cancro ai polmoni dorme la mia città con i rifiuti incendiati e i dipendenti non pagati dorme la mia città con i drogati in galera e i gioiellieri in libertà Dormi che stanotte ti uccido Dormi, che ancora ti amo e ti uccido Dormi, che ancora ti amo così e ti uccido così .
9.
. Conti i minuti, i secondi, gli istanti di tempo chè non vuoi perdere nemmeno il mio più affranto sguardo tra le coperte, in te ma ora sulla tua pelle non c'è Niente più di me e anche stanotte, no! non ci sei Conti i minuti, i secondi, gli istanti di tempo chè non vuoi vedere la mia paura scomparire tra i tuoi perchè ma ora sulle tue labbra non c'è Niente più di me e anche stanotte, no! non ci sei .
10.
. E stasera ci vedremo di nuovo lì e faremo ancora finta di non conoscerci E stasera ci vedremo ancora lì e farò ancora finta di non illudermi Tanto lo so che un giorno mi scriverai una lettera la firmerai col mio nome e per il mio compleanno mi regalerai tutte quelle parole che fanno rima con te E stasera tornerò ancora lì e inizierò a fare finta di parlarti .
11.
Ho sognato 03:02
. Ho sognato che ero io quello che guardava fuori dalla finestra e osservava gli uccelli appoggiati ai fili elettrici della strada E poi ho visto anche la fabbrica che costruiva stelle e le spediva in cielo e poi ho visto anche una nuvola che ci regalava terrore in cambio di denaro Ho sognato che ero io quello che dormiva la notte ad orari insoliti e credeva nelle virtù della gente negli inchini, nei baciamani E poi ho visto invece che gli anni sono solo un insieme di minuti persi ad aspettare un segno con la mano tipo un saluto o un omicidio volontario E allora penso che prima non c’era un paradiso ma un’inutile prigione pagata con un mutuo a scadenza biennale non credo alle parole di chi dice il tempo cura tutte le ferite perché, se è così, la mia è un infezione permanente e voi non avete ancora scoperto niente di me Gentili dottori, ammirevoli studiosi Ho sognato che non c’eri tu nel mio letto a leggermi le favole o a fare l’amore ma qualcuno un po’ inutile e in cerca di nuovi compiti da svolgere in pochi minuti e in luoghi privati E allora penso che non avevo sbagliato proprio niente che le mie scuse sono vere quanto una banconota da 1 euro cosa volete che vi dica? E' questa la mia vita, è questa la mia vita e adesso chiamatemi pure “depresso”, “morto di fame” “intellettuale da due soldi”, “inutile cantautore” ma voi pensate alla vostra pelle e ai vostri culi al vento .
12.
Nuove parole 05:45
. Avvicinati piano chiudi la porta raggiungi il mio letto perché ho tanto freddo e non trovo quel che cerco E parlami a bassa voce io ho bisogno delle tue parole non di porte chiuse perché quelle le conosco già Inganna il dolore ingannami anche tu e la mia passione tu non la noti proprio più Il tuo respiro infastidisce il mio corpo nudo ed esangue in un altro mondo non vorrei incontrarti ancora Le mie verità sono soppresse da un nuovo buio immenso e allora io non continuo a buttare inchiostro al vento Inganna il dolore ingannami anche tu e la mia passione tu non la noti proprio più Dimmi nuove parole da aggiungere sul muro sei una parte di me, ma io non ti dico quale .

about

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"La scorsa estate ho realizzato, oltre al disco di cui vi parlerò tra poco, il mio primo album fotografico cartaceo, composto da ben 300 foto. Una rappresentazione molto emozionante dei miei primi 25 anni, che ritraggono un neonato che diventa bambino, un ragazzino che diventa adolescente fino a diventare un uomo, pagina dopo pagina. E dentro ci sono persone scomparse fisicamente o anche solo spiritualmente, i primi concerti, viaggi in famiglia e feste con amici, il caldo dell’estate e gli alberi di Natale.

Cosa accomuna un disco come “Il sorriso di Harpo” ad un album fotografico? Eccetto l’aspetto puramente visivo e sonoro, tutto! Questo disco raccoglie dodici brani scritti tra il 2004 e il 2012 che, proprio come le fotografie, parlano degli anni e dei momenti in cui sono stati scritti e ognuno racconta una storia, piena di intensità. L’adolescenza e la maturità, relazioni sentimentali complesse o piene di gioia, periodi di smarrimento e di felicità, sfiducia nel presente o entusiasmo per il futuro: dentro c’è tutto questo.
Per questo motivo, per le sue note e per quelle parole rassicuranti o malinconiche, “Il sorriso di Harpo” per me è un lavoro di un’importanza incredibile. Una prova tangibile di ciò l’ho avuta lo scorso anno, quando il suo titolo era “Di nuovo mattina” e quando, a lavoro praticamente concluso, un hard disk spietato mi fece l’atroce scherzo di morire di colpo, senza lasciare traccia del nascituro.

Ritrovato, dopo mesi, l’entusiasmo e la forza di ricominciare da zero, il “piccolo” ha cambiato nome, qualche brano e, in parte, gli arrangiamenti, ma non il suo bisogno di parlare, di raccontare, di emozionare. Musicalmente, è un disco molto vario, dove la scaletta non è omogenea ma cambia continuamente le carte in tavola, passando dal grunge dei Nirvana al folk di Iron and Wine e Nick Drake, dalla canzone d’autore di De Andrè e De Gregori al beat degli anni sessanta, ecc.

Ho suonato tutti gli strumenti, eccetto in tre brani dove mi hanno affiancato Vincenzo Vitti (che ha collaborato inoltre alla scrittura di “Ho sognato”), Alessio Messinese, Antonio Romano e Alessandra Braga, quattro amici carissimi e artisti con un grande cuore, che hanno fatto un lavoro magistrale. Le foto promozionali sono state realizzate da Fabio De Vincentiis, un fotografo eccezionale con cui avevo già collaborato ai tempi di “Electric Paranoise” dei Tuesday’s bad weather. A tutti loro va un gigantesco “grazie”, sincero e di cuore.
A te, caro lettore che ti prepari all’ascolto, ti auguro invece di perderti tra queste note. E se ti occorre un pensiero felice per “volare”, pensa al sorriso di Harpo!" (Pierpaolo)


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credits

released October 29, 2012

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Suonato, registrato, mixato e prodotto da Pierpaolo Scuro tra luglio e ottobre 2012

Testi e musiche: Pierpaolo Scuro
*eccetto "Ho sognato": testo di Pierpaolo Scuro - musica di Pierpaolo Scuro e Vincenzo Vitti

Hanno inoltre collaborato (in ordine alfabetico):

Alessandra Braga (voce in "Nuove Parole")
Alessio Messinese (chitarra elettrica in "Notti bianche")
Antonio Romano (chitarra elettrica in "Nuove parole")
Vincenzo Vitti (chitarra elettrica in "Dormiveglia"; chitarra acustica in "Ho sognato")

La foto della copertina-retro è di Fabio De Vincentiis (www.pugliarock.it)


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Pierpaolo Scuro Taranto, Italy

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